Convegno annuale AIC
Rovereto, 27 – 29 settembre 2023
Dal portulanus alla cartografia digitale.
nuovi itinerari euristici per la governance dei territori
Il Convegno annuale AIC 2023 vuole costituire un’occasione per riflettere sulla natura e sulle potenzialità della cartografia come dispositivo polisemico di comunicazione territoriale, imprescindibile e fondamentale, e come scienza analitica e applicata, orientata inerentemente al dialogo con le istituzioni, le amministrazioni, gli attori privati e le altre discipline che, a vario titolo, si interessano di fenomeni spaziali, come la geografia, la storia, l’archeologia, le scienze naturali e forestali, l’agronomia, la sociologia, l’urbanistica, l’architettura, la pianificazione, l’economia, le scienze politiche, l’ingegneria ambientale, etc.
I presupposti
L’aspetto teleologico della teoria e della prassi cartografica sta recentemente assurgendo a fulcro del dibattito disciplinare internazionale, soprattutto in riferimento al suo ruolo “pubblico” e a quello “applicato”: il primo vede la cartografia come strumento finalizzato a coinvolgere e a rendere partecipi e consapevoli i cittadini, il secondo richiama la sua funzione conoscitivo-progettuale utile a dare risposte ai bisogni effettivi di Istituzioni, Enti e attori sociali. D’altro canto, non si può non riconoscere al meccanicismo un ruolo fondante nell’attuale organizzazione del territorio, raggiunta proprio grazie alla relazione tra mappa e “pubblico operare”, quando la cartografia dei nascenti Stati moderni divenne fondamentale nel conoscere, governare, gestire, difendere. Tali funzioni non sono mai venute meno né, tuttora, possono essere ovviate e disattese. In questo quadro epistemologico, l’AIC intende proporre e stimolare delle riflessioni sul ruolo operativo, pubblico e/o privato, che le rappresentazioni possono svolgere nella conoscenza delle problematiche territoriali acuite in particolare dai sempre più evidenti mutamenti in corso nei quadri ambientali, dalle esigenze di salvaguardia delle identità locali e dei relativi beni patrimoniali, dalla sempre più pressante richiesta di condivisione delle scelte di governance.
Una nuova cartografia, forse non solo in senso lessicale, è quella che già si sta affacciando negli scenari globali, con le scontate intersezioni tra i grandi protagonisti della nuova tecnologia in tema di dati geografici e di economia digitale, di cui tutti, compresi coloro che mai rinunceranno al piacere di “tenere una carta in mano”, sono più o meno consapevoli. Anche allorquando si tratta di riferire le rappresentazioni al locale, ai territori di vita delle comunità, alle regioni e alle loro macro e micro suddivisioni, ovvero all’operare diretto e quotidiano per tutto ciò che una moderna gestione dello spazio geografico deve cogliere.
Non a caso, l’epigrafe di questo appuntamento riprende come oggetto il portulanus, o i manuali per la navigazione spesso dotati anche di carte geografiche diffuse in varie forme in Europa per tutta l’età medievale e moderna, inteso nella sua duplice accezione fisica di documento geostorico e metaforica, cioè di guida per seguire nuovi e vecchi itinerari come questo consesso si propone di esplorare nello spazio scientifico e disciplinare.
In questo nuovo Convegno, l’AIC, riprendendo uno dei temi più consoni alla sua essenza di creare, di provocare, di cercare e di coordinare idee e ruoli cartografici, non rinunciando al suo girovagare diffuso sul territorio italiano, che comprende anche piccole città come Rovereto, intende portare un contributo allo sviluppo della più generale discussione relativamente al rapporto tra la mappa e coloro che la utilizzano. Discipline di intersezione come la cartografia possono, infatti, proporre inediti scenari di dialogo e offrire proposte e stimoli per una gestione sostenibile del territorio, avvalendosi anche di adeguata lettura e profondità diacroniche, con un approccio di lunga durata a fonti integrate di oggetti complessi quali i palinsesti paesaggistici. Allo stesso tempo, l’idea di una geografia e di una cartografia per il pubblico e per le istituzioni richiede un’appropriata riflessione critica interna alla disciplina, che consenta di rendere accessibili i propri metodi e contenuti senza prescindere da una adeguata qualità analitica e scientifica. Ma anche per vedere se sarà possibile, in futuro, sull’onda di queste accelerate innovazioni, in considerazione dei nuovi modi di fare cartografia, della sua recente crescita esponenziale, pure se non sempre tecnica, e dei cartografi, capire e contribuire a una nuova forma di rappresentazione che non ne sminuisca né il ruolo né il destino.
Per esplorare queste nuove frontiere che si aprono per la cartografia, il Convegno del 2023, intrigante quanto lucido ispiratore di innovativi e qualificati apporti, si terrà proprio in una regione liminare, il Trentino-Alto Adige. La natura ibrida di questo territorio, spartiacque tra Penisola e Mitteleuropa e area posta a intersezione tra pianura e regione alpina, è esplicitata dalla storia e dalla localizzazione stessa della città che ospiterà il Convegno, Rovereto, già dominio veneziano, e poi austriaco, città “franca”, sede amministrativa asburgica e, infine, territorio dello Stato italiano. A dimostrazione della natura transitoria dei contesti spaziali, quella che ha rappresentato per secoli un’area marginale ed interstiziale si configura oggi, con l’istituzione del Centro Studi e Documentazione Geo-Cartografico di Rovereto, come uno dei più avanzati esperimenti di geografia e cartografia applicata d’Italia.
L’approccio e i contenuti scientifici del Convegno
Il Convegno annuale AIC 2023 vuole costituire un’occasione per riflettere sulla natura e sulle potenzialità della cartografia come dispositivo polisemico di comunicazione territoriale imprescindibile e fondamentale, e come scienza analitica e applicata, orientata inerentemente al dialogo con le istituzioni, le amministrazioni, gli attori privati e le altre discipline che, a vario titolo, si interessano di fenomeni spaziali, come la geografia, la storia, l’archeologia, le scienze naturali e forestali, l’agronomia, la sociologia, l’urbanistica, l’architettura, la pianificazione, l’economia, le scienze politiche, l’ingegneria ambientale, etc.
Obiettivo dell’incontro sarà quello di ripensare la cartografia come disciplina aperta, volta alla condivisione delle conoscenze e alla problematizzazione della teleologia, ovvero al suo scopo di rappresentazione e di lettura critica delle trasformazioni del territorio finalizzando strategicamente il suo “ruolo” e le sue funzioni nelle rappresentazioni dello spazio. Non trascurando comunque gli assunti del meccanicismo da cui sono derivati stimoli progettuali resi tecnicamente operativi proprio grazie al ruolo di imprescindibile supporto tecnico svolto dalla cartografia, nelle sue diverse valenze.
La piena espressione del potenziale euristico che la carta contiene in nuce necessita di adeguati mezzi per dispiegarsi: stimoli di discussione saranno costituiti dalle potenzialità e dai limiti delle rappresentazioni cartografiche, ma anche – tenuto conto della cartografia come strumento di comunicazione e di operazione – dai metodi per favorire l’accessibilità delle informazioni agli attori che si occupano di gestione dei territori e dall’interoperabilità dei dati geo-cartografici.
Le esegesi di esperienze del passato si potranno così sommare ai più avanzati esempi di applicativi GIS, letti anche in chiave critica, e alla sempre più necessaria connessione con l’analisi dei big data e con la data science, nuove frontiere dell’analisi multidisciplinare dei dati, in cui la componente spaziale dell’informazione gioca un ruolo fondamentale.
La complessità geografica del mondo esige la sperimentazione di nuove pratiche cartografiche, capaci di mettere efficacemente in luce letture e rappresentazioni, conoscenze e simulazioni, realtà materiali e geografie metafisiche, al cui interno tutti, semplici cittadini, attori locali, stakeholders, amministratori devono poter comprendere e gestire il loro rapportarsi allo spazio in una visione transcalare rivolta alla costruzione dell’interazione tra esigenze e opportunità, declinate nel tempo e nello spazio.
Particolare attenzione sarà dedicata alla dimostrata utilità delle fonti geostoriche cartografiche come strumento euristico e prospettico per la gestione, valorizzazione e salvaguardia territoriale, così come alla necessità di un adeguato approccio ed esercizio critico per interpretare tali documenti in maniera corretta tale da evitare letture fuorvianti. I rischi ambientali, le crisi ecologiche, la dispersione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la ridefinizione degli ambiti giurisdizionali, il governo e la sicurezza dei territori si stanno configurando come alcune delle maggiori sfide “glocali” dei prossimi anni. La scienza cartografica può e deve affrontarle affinando i propri paradigmi metodologici ed euristici attraverso la discussione e la condivisione delle proprie esperienze, anche in chiave interdisciplinare.
La cornice del convegno comprenderà quest’anno anche uno specifico spazio dedicato all’esposizione di brevi contributi individuali di taglio epistemologico, metodologico o applicativo, riguardanti lavori conclusi o in itinere, riservato a giovani ricercatori e ricercatrici (dottorandi/e, borsisti/e, assegnisti/e, etc. fino a 34 anni), quale occasione di confronto e crescita in dialogo con esperti chair che discuteranno gli interventi presentati. Al termine della sessione, un’apposita commissione selezionerà gli interventi meritevoli per il conferimento di premio.
I temi su cui confrontarsi
I Soci, attuali e futuri, potranno riflettere, in una ottica multi e inter disciplinare, su pratiche cartografiche innovative, senza trascurare di ponderare quelle del passato che possano rispondere alle sfide della governance del mondo contemporaneo ed argomentare le loro possibili applicazioni in base alle declinazioni della conoscenza, pianificazione e gestione territoriale, combinando approccio diacronico e nuove tecnologie per sviluppare riflessioni sul ruolo della cartografia nei seguenti ambiti:
- Destinazione e riqualificazione delle aree a vocata specificità geografica (vuoti urbani, aree interne, periferie degradate, aree colpite da calamità, spazi interstiziali città-campagna/terra-acqua, etc.);
- Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, toponomastico e ambientale;
- Prevenzione del rischio ambientale, idro-geologico, culturale-sociale;
- Riattivazione di pratiche della tradizione per l’innovazione della valorizzazione di risorse e filiere produttive manifatturiere e agro-alimentari;
- Gestione degli assetti geo-amministrativi (confini, partizioni amministrative, etc.) e geo-politici;
- Raccolta e messa a sistema di istanze bottom-up e pratiche partecipative;
- Valorizzazione locale e approcci smart e sostenibili;
- Cartografia e cartografi: conoscenza, utilizzo, produzione, committenze, autori, da quella storica a quella moderna e attuale, dai rilievi stimati alle opzioni satellitari;
- Didattica e formazione professionale per le scienze territoriali.
Quote e modalità di iscrizione
Soci (AIC o altra Associazione federata in ASITA) 100,00 €
non Soci 150,00 €
Juniors (fino a 34 anni) 50,00 €
Le quote di iscrizione al Convegno vanno versate sul conto corrente di AIC presso la Deutsche Bank di Trieste, Via Roma 7, IBAN: IT71R0310402200000000822834.
L’iscrizione deve essere fatta preventivamente l’inizio del Convegno attraverso l’apposito form online qui sotto. Per ogni contributo presentato almeno una delle autrici
o uno degli autori deve essere socia/o AIC e per ogni socia/o tale corrispondenza vale solamente per un contributo.
All’atto di iscrizione occorrerà allegare copia della ricevuta contabile del bonifico (o analogo documento) comprovante il pagamento della quota.
Nel caso in cui non si disponga di tale documento si può contattare il tesoriere, il prof. Giovanni Mauro (giovanni.mauro@unicampania.it) prima dell’inizio del Convegno.
Le scadenze
• Invio delle proposte di partecipazione:
30 aprile (prorogata al 15 maggio)
• Comunicazione di accettazione della proposta entro:
1 giugno (posticipata al 10 giugno)
• Iscrizioni:
12 giugno–15 settembre
• Invio dei contributi per la pubblicazione nel “Bollettino dell’AIC” (n. 1 e 2, 2024):
entro 31 dicembre
L’iscrizione al Convegno e il pagamento della relativa quota assegna lo status di Socio per l’anno corrente anche a chi non lo era già e, pertanto, la possibilità di proporre la pubblicazione sul Bollettino dell’Associazione (rivista in Fascia A per il settore concorsuale 11/B1 – Geografia) del contributo o dei contributi presentati al Convegno.
Il programma generale
Mercoledì 27 Settembre
Apertura dei lavori
I Sessione – Caleidoscopio cartografico giovani
II Sessione – Cartografia e pratiche partecipative
III Sessione – Strumenti, metodi e visioni
IV Sessione (I parte) – Cartografia per lo studio e
la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale
Giovedì 28 Settembre
Interventi istituzionali
Tavola rotonda con gli Organi cartografici nazionali
IV Sessione (II parte) – Cartografia per lo studio e
la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale
V Sessione – Storia della cartografia
Assemblea sociale
Cena sociale
Venerdì 29 Settembre
Sessione a cura del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, P.A.T. – La geomatica per conoscere, gestire e monitorare la biodiversità nella Provincia autonoma di Trento
VI Sessione – Cartografia e governance territoriale
Chiusura convegno
Escursione geografica
Il programma dei lavori
Mercoledì, 27 settembre
– 09.00, Saluti inagurali e apertura dei lavori
Giuseppe Scanu (Presidente AIC)
Marco Gozzi (Direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia),
Carla Masetti (Rappresentante del Coordinamento dei Sodalizi Geografici Italiani, SoGeI),
Elena Dai Prà (Direttrice del Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione, GeCo)
– 09.30, I Sessione
Caleidoscopio cartografico giovani
Coordina Giuseppe Scanu (Presidente AIC)
- Luca Battisti (Università di Torino), Dove realizzare le Nature-based Solutions nelle città? Il caso studio di Torino
- Enrico Priarone (Università di Genova), L’analisi diacronica dell’uso del suolo nella cartografia: l’alta val di Vara (SP)
- Lorenzo Brocada (Università di Sassari), Participatory mapping for monitoring urban wildlife and evaluating effects of human-animal relationship
- Mirko Castaldi (Università di Roma Tre), Cartografi e immagini dell’Urbe tra Restaurazione e Risorgimento (1814-1870). La Roma di Pietro Ruga e Filippo Troiani
- Ingrid Vigna (Norwegian Meteorological Institute), Integrazione dei servizi ecosistemici culturali nella cartografia di rischio incendi
- Carlotta Bilardi (Università di Roma La Sapienza), La cartografia come arte del potere: la Sala della Cosmografia a Caprarola
– 11.00, coffee break
– 11.30, II Sessione
Cartografia e pratiche partecipative
Coordina Mariagiovanna Riitano (Università di Salerno)
- Sara Carallo (Università di Roma Tre), Per una governance territoriale partecipata. Riflessioni sul rischio ambientale, culturale e sociale nei territori marginali
- Virginia Fossatelli (Università della Tuscia), La rappresentazione visuale ad uso e indagine degli effetti della gentrification dei centri minori
- Tony Urbani (Università della Tuscia), Ri-Generazioni: mappatura partecipata e intergenerazionale del verde pubblico della Tuscia
- Giacomo Pettenati (Università del Piemonte Orientale), Elisa Bignante (Università di Torino), Mappare il foodscape: teorie, metodi e pratiche. Alcune esperienze torinesi
- Pietro Piana, Stefania Mangano, Gabriele Casano (Università di Genova), L’itinerario calviniano a Sanremo e nelle Alpi Liguri tra “febbre del cemento” e prospettive di valorizzazione turistica
- Daniele Codato, Francesca Peroni, Salvatore Eugenio Pappalardo, Edoardo Crescini, Giuseppe Della Fera, Francesco Facchinelli, Massimo De Marchi (Università di Padova), GIS e cartografia per la mappatura e valutazione del “verde universitario” nello sviluppo di strategie resilienti al cambiamento climatico
- Rebekka Dossche (Università di Genova), Il patrimonio rurale e la sua percezione nella comunità locale. Un approccio partecipativo negli Appennini Liguri
– 13.30, Pausa pranzo
– 14,30, III Sessione
Strumenti, metodi e visioni
Coordina Alberto Di Gioia (Università di Torino)
- Lavinia Lucidi, Cristiano Pesaresi (Università di Roma La Sapienza), Metodologie didattiche attive e WebApp per un apprendimento autentico
- Anna Casaglia, Munqeth Othman Agha (Università di Trento), Triangulating top-down knowledge and bottom-up perceptions: the making and re-making of urban space in conflict scenarios
- Edoardo Scepi, Tarcisio Coianiz, Lorenz Berger (Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano), Stefano Putzer, Günther Gummerer (Società Informatica Alto Adige), SINFI – Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano, tecnologia ed approccio metodologico per la traduzione e la consegna dei dati dell’Alto Adige
- Katharina von Winckler (Università di Trento), Ideas of Territory in the Carolingian Empire: A history map of the Early Middle Ages
- Gianluca Casagrande (Università Europea di Roma), Al di là di “Tranquillity Base”. Riflessioni per una cartografia dei primi “luoghi storici” al di fuori della Terra
- Davide Pavia, Diego Gallinelli, Cristiano Pesaresi (Università di Roma La Sapienza), Intensa edificazione e nuovi assetti in centocinquant’anni di trasformazioni urbane in un’area di studio del “Municipio Roma III”
- assimiliano Bencardino, Vincenzo Esposito, Luigi Valanzano (Università di Salerno), Via Appia Regina Viarum. Un modello per la stima della capacità di carico turistica di un sito seriale
– 16.30, Coffee break
– 17.o0, IV Sessione (I parte)
Cartografia per lo studio e la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale
Coordina Carla Masetti (Università di Roma Tre)
- Filiberto Ciaglia, Davide Pavia (Università di Roma La Sapienza), Sull’evoluzione territoriale della Media Valle dell’Aterno a partire dal XVI secolo. Cartografia storica e attuale per lo studio del contado aquilano
- Milena Bertacchini (Università di Modena e Reggio Emilia), La Cittadella: baluardo del patrimonio modenese
- Carlo Donato (Università di Sassari), Giuseppe Borruso, Francesca Krasna (Università di Trieste), Insediamenti dei profughi istriani nella zona dei Magredi. Un’analisi delle trasformazioni territoriali
- Nicola Gabellieri (Università di Trento), GIS, webGIS, geografica storica e divulgazione: dall’opera Trento con il sacro concilio (1673) all’HGIS del territorio trentino seicentesco
- Rosario De Iulio (Università della Campania), Pacifico Cofrancesco (Università di Pavia), Il valore dei toponimi nell’analisi geostorica di un territorio. L’area Telesina e Alifana della media valle del Volturno in Regione Campania
- Carolien Fornasari, Elena Dai Prà (Università di Trento), Le “carte di situazione” di Prima Guerra Mondiale del Comando Supremo dell’Esercito italiano: decodifiche ed interpretazioni semiologiche per una fruizione applicativa
- Cinzia Podda, Paolo Secchi (Università di Sassari), Ricerche geo-cartografiche per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Sardegna. Aspetti teorico-metodologici applicati ai beni monastici
Giovedì, 28 settembre
– 09.00, Saluti di apertura
Giuseppe Scanu, Presidente AIC
Vicesindaca del Comune di Rovereto
Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento
Filippo Santarelli, Commissario del Governo per la Provincia di Trento
Giuseppe Cavo Dragone, Amm. Capo di Stato Maggiore della Difesa
– 09.30, Interventi istituzionali
Monica Sebillo, Presidente della Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, ASITA
Michele Talia, Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, INU
Luca Maineri, Gen. B. per Stato Maggiore dell’Aereonautica Militare, con delega del Capo SMA)
Massimiliano Nannini, C.A. per Stato Maggiore della Marina Militare, con delega del Capo SMM
Massimo Panizzi, Gen. D. per Stato Maggiore dell’Esercito, con delega del Capo SME
– 10.00, Tavola rotonda con gli Organi cartografici nazionali
Coordina Elena Dai Prà (Università di Trento)
- Giuseppe Poccia, Gen. B. ViceComandante dell’Istituto Geografico Militare
- Massimiliano Nannini, C.A. Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare
- Riccardo Di Paola, Col. Comandante del Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche
- Claudio Fabrizi, Direttore Centrale Servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare dell’Agenzia delle Entrate
- Marco Amanti, Direttore del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia – ISPRA
- Umberto Trivelloni, Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Cartografia” presso la Conferenza delle Regioni e Province Autonome
– 12.00, Coffee break
– 12.30, IV Sessione (II parte)
Cartografia per lo studio e la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale
Coordina Paola Zamperlin (Università di Pisa)
- Nadia Matarazzo, Dionisia Russo Krauss, Francesca Sorrentini (Università di Napoli Federico II), Vito Imbrenda, Maria Lanfredi, Rosa Coluzzi, Caterina Samela (CNR-IMAA), Oltre la produzione: la tutela del paesaggio vitato come obiettivo di valorizzazione culturale. Cartografia digitale e analisi geografica del Vulture-Melfese, Basilicata
- Paola Guerreschi, Gabriele Garnero (Università di Torino), Michele De Chiaro (Politecnico di Torino), I voli fotogrammetrici storici e le potenzialità degli ortomosaici derivati per la ricostruzione diacronica delle trasformazioni del territorio: il caso studio del Comune di Torino
- Davide Pavia (Università di Roma La Sapienza), Un patrimonio di pietre da salvaguardare: applicazioni GIS per una mappatura dei muretti a secco delle Murge settentrionali
- Giancarlo Macchi Janica (Università di Siena), La divulgazione del patrimonio culturale e ambientale attraverso le rappresentazioni cartografiche
- Giovanni Mauro, Giuseppe Pignatelli Spinazzola (Università della Campania), Claudio Sossio De Simone (Università di Roma Tor Vergata), Rappresentazione e conservazione del patrimonio rurale: applicazioni geotecnologiche per il caso dei siti borbonici di Torcino e Mastrati in Provincia di Caserta
– 13.30, Pausa pranzo
– 14.30, V Sessione
Storia della cartografia
Coordina Andrea Cantile (Istituto Geografico Militare, Università di Firenze)
- Teresa Amodio, Silvia Siniscalchi, Pier Luigi De Felice (Università di Salerno), Imago cibi. Prodotti alimentari, gastronomia e produzioni agroalimentari di qualità nelle rappresentazioni cartografiche italiane tra i secoli XIX e XX
- Anna Guarducci (Università di Siena), Camillo Berti (Università di Firenze), Un censimento per il principe nella Toscana del secondo Settecento: cartografia per la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico
- Camillo Berti, Margherita Azzari (Università di Firenze), Le carte murali dell’ex Istituto di Geografia dell’Università di Firenze. Un percorso di ricerca tra didattica e terza missione
- Dino Buffoni, Diego Castelli (Servizio Libro Fondiario e Catasto, Provincia autonoma di Trento), I registri dimenticati. La digitalizzazione (e il collegamento alle mappe) dei protocolli fondiari del Catasto franceschino
- Arturo Gallia, Mirko Castaldi (Università di Roma Tre), Evangelista Azzi, cartografo risorgimentale alla corte di Maria Luigia di Parma (1793-1848)
- Stefano Piastra (Università di Bologna), Ricalco cartografico, traslitterazione dei toponimi, collaborazione interdisciplinare. Il metodo di Michele Ruggieri per l’atlante della Cina (fine XVI-inizi XVII secolo)
- Emanuele Poli (Università di Modena e Reggio Emilia), Anna Rosa Candura, Luca Fois (Università di Pavia), Da Londra ad Hargeisa, passando per Roma: cartografia coloniale e post-coloniale e territori nuovamente esplorati
- Enrico Priarone, Valentina Borniotto, Carla Pampaloni, Laura Stagno, Domenico Sguerso (Università di Genova), Lorenzo Brocada (Università di Sassari), Angelo Besana, Nicola Gabellieri (Università di Trento), “Non chiamateci mappamondi”: un progetto multidisciplinare di studio, documentazione e valorizzazione di un patrimonio culturale geografico-storico
– 16.30, Coffee break
– 17.00, Assemblea sociale
con un ricordo dei Soci scomparsi di recente e la premiazione degli interventi più meritevoli della Sessione Caleidoscopio cartografico Giovani (commissione giudicatrice: Giuseppe Scanu – Presidente AIC, Teresa Amodio – Università di Salerno, Anna Casaglia – Università di Trento, Gianluca Casagrande – Università Europea di Roma, Anna Guarducci – Università di Siena)
– 20.30, Cena sociale
Venerdì, 29 settembre
– 09.00, Sessione a cura del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, P.A.T.
La geomatica per conoscere, gestire e monitorare la biodiversità nella Provincia autonoma di Trento
Coordina Margherita Azzari (Università di Firenze)
- Chiara Fedrigotti, Aaron Iemma, Sonia Endrizzi, Paolo Pedrini (MUSE, Museo delle Scienze, Trento), Trentino Living Atlas – La biodiversità a portata di click
- Marcello Scutari, Daniele Bassan (Provincia autonoma di Trento), Le Carte di sintesi della ricchezza di specie focali a supporto della pianificazione territoriale e delle aree protette del Trentino
- Alessio Bertolli, Francesco Festi, Filippo Prosser, Giulia Tomasi (Fondazione Museo Civico di Rovereto), Il progetto di Cartografia Floristica della Fondazione Museo Civico di Rovereto e le sue applicazioni nel monitoraggio della biodiversità nella Rete Natura 2000 in Trentino
- Ferdinando Urbano (Joint Research Centre – European Commission, Ispra), Luca Pedrotti (Parco Nazionale dello Stelvio, Trentino), Luca Corlatti (Parco Nazionale dello Stelvio, Lombardia), Cristina Movalli (Parco Nazionale Val Grande), Enrico Vettorazzo (Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi), Ramona Viterbi (Parco Nazionale Gran Paradiso), Un GeoDB per una gestione condivisa ed efficiente dei dati finalizzati alla conservazione e al monitoraggio della biodiversità nei Parchi Nazionali alpini
– 10.30, Coffee break
– 11.00, VI Sessione
Cartografia e governance territoriale
Coordina Michele Talia (Presidente INU, Università di Camerino)
- Stefano De Falco, Lucia Simonetti, Alberto Corbino (Università di Napoli Federico II), Vuoti urbani contesi. Il caso dell’area ex officine FS, Napoli Est
- Paola Zamperlin, Michela Lazzeroni (Università di Pisa), Innovazione e aree interne. Quando la scarsa accessibilità diventa precondizione di marginalità?
- Anna Maria Pioletti, Massimiliano Fissore (Università della Valle d’Aosta), Percorsi e sentieri della Bassa Valle d’Aosta: costruzione di una mappa delle potenzialità turistiche
- Chiara Sarri, Stefano Menegat, Marco Bagliani, Silvana Dalmazzone (Università di Torino), Angelo Besana (Università di Trento), I flussi globali di acqua virtuale: un problema di sostenibilità per le produzioni agro-alimentari locali? Un’analisi geo-cartografica
- Andrea Gallo (Università di Trieste), Claudio Sossio De Simone (Università di Roma Tor Vergata), Analisi della distribuzione spaziale degli impianti fotovoltaici: un confronto territoriale tra la Lombardia e la Puglia
- Augusto Cavazzani (TopMap), Orienteering maps: per una lettura multidisciplinare del territorio
- Alberto Di Gioia (Università di Torino), Angelo Besana (Università di Trento), Pratica-mente: cartografia critica per la costruzione di rappresentazioni autonome, dalle mappature percettive alla Realtà Aumentata
- Paolo Zatelli, Nicola Gabellieri, Angelo Besana (Università di Trento), Gli specchi lacustri trentini in prospettiva geostorica: un approccio sperimentale alla digitalizzazione e classificazione automatica della cartografia storica per l’analisi diacronica
– 13.00, Chiusura convegno
Giuseppe Scanu (Presidente AIC)
– 13.30, pausa pranzo
– 14.30, Escursione geografica: visita guidata a Castel Beseno e alla distilleria Marzadro (con degustazione)
L’organizzazione
Comitato scientifico
Giuseppe Scanu, Presidente AIC
Andrea Favretto, Vicepresidente AIC, Università di Trieste
Milena Bertacchini, CD AIC, Università di Modena e Reggio Emilia
Angelo Besana, CD AIC, Università di Trento
Giuseppe Borruso, CD AIC, Università di Trieste
Andrea Cantile, CD AIC, IGM, Università di Firenze
Anna Casaglia, Università di Trento
Elena Dai Prà, CD AIC, Università di Trento
Giuseppe Evangelista, CD AIC, CIGA
Claudio Fabrizi, CD AIC, DCSCCPI – Agenzia delle Entrate
Nicola Gabellieri, Università di Trento
Daniele Ietri, Libera Università di Bolzano
Giovanni Mauro, CD AIC, Università della Campania
Manuela Milli, CD AIC, Istituto Idrografico della Marina
Marco Pantaloni, CD AIC, Serv. Geol. d’Italia – ISPRA
Cinzia Podda, CD AIC, Università di Sassari
Mariagiovanna Riitano, CD AIC, Università di Salerno
Paola Zamperlin, CD AIC, Università di Pisa
Paolo Zatelli, Università di Trento
Comitato organizzatore
Elena Dai Prà, GeCo – Università di Trento
Angelo Besana, GeCo – Università di Trento
Ada Bianchi, Comune di Rovereto
Tiziano Brunialti, Provincia Autonoma di Trento
Dino Buffoni, Provincia Autonoma di Trento
Nicola Gabellieri, GeCo – Università di Trento
Stefano Lavarini, Comune di Rovereto
Giorgio Tecilla, Provincia Autonoma di Trento
Maurizio Tomazzoni, INU Trentino
Segreteria
Milena Bertacchini, CD AIC, Università Modena e Reggio Emilia,
milena.bertacchini@unimore.it
tel. 059 2055873
I luoghi
Il Convegno si terrà nella città di Rovereto
presso il teatro comunale Riccardo Zandonai
in corso Angelo Bettini, 78
vedi in Google maps
Ospitalità
Per cercare dove alloggiare durante il Convegno è possibile utilizzare l’apposito servizio di booking on-line dell’Azienda di Promozione Turistica (APT) di Rovereto e Vallagarina.
Nel sito dell’APT è inoltre possibile reperire ulteriori informazioni su attrattive e opportunità di soggiorno a Rovereto e dintorni.
L’organizzazione dell’evento è curata dal Centro Geocartografico di Studio e Documentazione (GeCo)
del Dipartimento di Lettere e Filosofia
con la compartecipazione e il contributo di:
Comune di Rovereto
Provincia Automa di Trento
sez. Trentino
Regione Autonoma
Trentino-Alto Adige/Südtirol